Friday, February 9, 2024

 Perdita di Identità

 

Ero una piccolo spiaggia sabbiosa in una vita precedente. Ero felice
e non mi lamentavo mai anche se l’oceano si prendeva ogni libertà con me -
giocava duro in tutte le stagioni e io sopportavo i suoi schiaffi d’acqua,
ingoiavo la sua furia salata, ammassavo stelle marine e alghe
dietro le spalle rocciose mentre i granchi solleticavano la mia pelle.

 

Era bello quando le giornate di sole portavano i bimbi a giocare da me -
Seduti a gambe incrociate, mi trasformavano in castello con torri di

conchiglie e stecchi o mi lisciavano per giocare a biglie. Una volta mi hanno

dato forma di donna con lunghe gambe, un volto senza bocca e telline per occhi.

 

Era ieri o una vita fa quando un cormorano volò da me e si acquattò
sulla roccia, che una volta segnava il mio limite, emettendo grida
stridule alle mie gambe trascinate dentro al possente oceano.

Sento ancora i fischi del vento, il rimbombo di un tuono errante
e il galoppo delle onde che stanno portando via il poco di me rimasto.



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Loss of Identity

I was a tiny, sandy beach in a former life. I loved it,
never complained though the ocean had carte blanche on me -
he played rough in all seasons, but I endured water slaps, 
swallowed salty rage, stored sea stars, heaped weeds behind 
my rocky shoulders while crabs tickled my skin.

It was good when sunny days sent children to play with me.
They sat, cross-legged, and made me into a castle with stick-towers
and seashells or patted me smooth to play marbles. Once they shaped

me a woman with legs, a face with no mouth, clams for eyes.


It was yesterday or a life ago when a cormorant flew and perched 
on the rock that used to mark my place, he shrieked to my sand 
legs pulled away and swallowed by him, the mighty ocean.
I still hear the wind's whistles, the breaking of errant thundering,
the heavy galloping of waves taking away what is left of me.

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